Il 3 febbraio il livello dell’acqua sta continuando a salire nello stato del Queensland, nel nordest dell’Australia, colpito da gravi alluvioni che hanno costretto le autorità a trasferire più di duemila persone e provocato almeno una vittima.

“Anche oggi sono previsti temporali con forti piogge in gran parte del Queensland settentrionale”, ha avvertito David Crisafulli, capo del governo dello stato.

“Ci stiamo preparando a nuove alluvioni”, ha aggiunto.

Crisafulli ha riferito che i servizi di emergenza hanno condotto un gran numero di operazioni di soccorso a Townsville, una località turistica costiera vicino alla Grande Barriera Corallina.

Nel fine settimana le autorità hanno ordinato a 2.100 abitanti di lasciare le loro case, ma circa il 10 per cento ha rifiutato, secondo alcuni funzionari dei servizi di emergenza.

L’aeroporto locale è stato chiuso, come anche un centinaio di scuole dove la sicurezza degli alunni era a rischio.

In alcune aree del Queensland sono caduti seicento millimetri di pioggia in ventiquattr’ore, e il livello dell’acqua ha ormai superato il metro.

Un ponte lungo la principale strada costiera dello stato, la Bruce highway, è stato parzialmente distrutto, paralizzando la circolazione.

Una donna di 60 anni è morta il 2 febbraio quando la scialuppa di salvataggio in cui si trovava si è rovesciata nella cittadina di Ingham, circa cento chilometri a nordovest di Townsville, ha affermato la polizia.

Il 3 febbraio quasi undicimila case sono senza elettricità nel nord del Queensland, secondo l’azienda dell’energia Ergon Energy.

Il dipartimento dell’ambiente locale ha messo in guardia la popolazione da possibili incontri con i coccodrilli.

Secondo gli scienziati, la crisi climatica sta aumentando l’intensità e la frequenza degli eventi estremi, tra cui alluvioni, cicloni, incendi e ondate di caldo.