L’Australia è in lutto il 15 dicembre all’indomani di un attentato antisemita compiuto da padre e figlio, che hanno aperto il fuoco contro la folla riunita a Bondi beach, a Sydney, per la festività ebraica di Hanukkah, causando 15 morti, tra cui una bambina, e 42 feriti.

L’attentato, durato circa dieci minuti, era stato compiuto alle 18.45 del 14 dicembre lungo la spiaggia australiana più famosa nel mondo.

“Quello a cui abbiamo assistito ieri è stato un atto antisemita di pura malvagità”, ha dichiarato il primo ministro australiano Anthony Albanese, che ha deposto dei fiori sul luogo della strage.

Albanese ha ordinato di esporre le bandiere a mezz’asta in tutto il paese e proposto d’irrigidire ulteriormente la legislazione sulle armi da fuoco.

Il 14 dicembre aveva denunciato “un attacco mirato contro gli ebrei australiani”.

Il capo della polizia locale, Mal Lanyon, ha affermato che “una bomba artigianale è stata trovata in un’automobile collegata al criminale deceduto”, riferendosi a uno degli autori dell’attentato, il padre, ucciso dagli agenti.

Il figlio, gravemente ferito, era stato oggetto di un’inchiesta dei servizi di sicurezza australiani nel 2019 per legami con il gruppo jihadista Stato islamico, ha rivelato l’emittente pubblica australiana Abc.

Gli autori dell’attacco sono stati identificati come Sajid Akram, 50 anni, arrivato in Australia con un visto nel 1998 e in possesso di un permesso per il porto di sei armi da fuoco, e Naveed Akram, 24 anni, nato nel paese.

Il padre era stato ucciso dalla polizia durante l’attentato, mentre il figlio è ricoverato in ospedale in condizioni critiche, secondo quanto riferito dalla polizia e dalla stampa.

Albanese ha elogiato gli “eroi” intervenuti durante l’attentato.

Un video virale sui social network mostra un uomo che raggiunge uno degli attentatori, lo afferra e gli strappa l’arma, prima di puntargliela contro e metterlo in fuga.

Vari leader mondiali hanno condannato con forza l’attentato, che ha causato la morte di 15 persone di età compresa tra i dieci e gli 87 anni, tra cui un rabbino e un sopravvissuto all’Olocausto.

Il presidente statunitense Donald Trump ha definito l’attentato “puramente antisemita”.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha assicurato che “l’Europa è al fianco dell’Australia e delle comunità ebraiche di tutto il mondo”.

Tensioni con l’Iran

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha parlato di “un crudele attacco contro gli ebrei, perpetrato da ignobili terroristi” .

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invece denunciato “il cancro dell’antisemitismo, che si diffonde quando i leader rimangono in silenzio e non agiscono”.

Negli ultimi due anni in Australia si sono moltiplicati gli attacchi contro gli ebrei. Quattro mesi fa Canberra aveva espulso l’ambasciatore iraniano dopo aver accusato Teheran di essere all’origine di due di questi attacchi, a Sydney e a Melbourne nel 2024.