21 settembre 2020 16:45

“Questa scena prende spunto da un fatto accaduto davvero in Germania, quando un medico di origine ebraica si rifiutò di operare un paziente che aveva un tatuaggio nazista”, dice nel video Mauro Mancini, regista di Non odiare. “Ho voluto forzare il dilemma etico del medico, mettendolo alle strette in una condizione di scelta di vita o di morte”.

Il film racconta la storia di Simone Segre (interpretato da Alessandro Gassmann), chirurgo di famiglia ebraica cresciuto con un padre sopravvissuto all’Olocausto, che si trova a soccorrere per strada un uomo vittima di un incidente stradale. Dopo aver scoperto che il ferito ha una svastica tatuata sul petto, il medico decide di non prestargli soccorso e l’uomo muore senza che nessun altro assista all’accaduto. Qualche giorno dopo, roso dai sensi di colpa, Simone decide di rintracciare la famiglia dell’uomo, composta dalla figlia maggiore Marica, il piccolo Paolo e l’adolescente Marcello, un fervente neonazista.

Mauro Mancini è un regista e sceneggiatore italiano. Tra i suoi lavori Feisbum (2009) e Il nostro segreto (2006).

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