Migliaia di birmani, spesso molto giovani, stanno resistendo contro la giunta militare al potere e contro la repressione, dopo il colpo di stato del 1 febbraio 2021. Per le strade di Rangoon, capitale economica del paese, dalla fine di febbraio alla metà di marzo gli oppositori hanno eretto barricate con sacchi di sabbia, pezzi di metallo e pali di bambù. Di fronte a loro, la polizia e l’esercito birmano pesantemente equipaggiati, che hanno spesso usato proiettili veri.
L’inchiesta video di Le Monde ricostruisce gli eventi di quei giorni attraverso l’analisi di decine di filmati girati sulle barricate. Le immagini raccontano lo scontro violento e squilibrato tra le fionde dei manifestanti e l’arsenale della polizia. Secondo l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici, dal golpe militare la repressione in Birmania ha provocato almeno 3.800 arresti e 780 morti.
L’immagine di copertina è di Reuters/Contrasto
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