Io e il mio compagno ci stiamo separando e dobbiamo comunicarlo ai nostri figli che hanno tre e cinque anni. Visto che non vogliamo stravolgere la loro quotidianità, lui ha trovato una casa molto vicino a quella in cui viviamo. I bambini non ci hanno visto urlare o tirarci i piatti ma sicuramente hanno intuito che qualcosa è cambiato. Mi domando quali siano le parole giuste: “Mamma e papà non vanno d’accordo quindi hanno deciso di vivere separati” non mi convince.–Ilaria

Anche se avevamo figli un po’ più grandi dei vostri, la separazione tra me e il mio ex compagno è stata molto simile a quella che state immaginando voi. È stata una fase morbida, gestita in due, che i nostri figli sembrano aver attraversato senza particolari traumi.

Qualche anno dopo, ho chiesto a una delle mie figlie, che allora aveva tredici anni: “Ma non ti dispiace proprio mai che io e papà ci siamo lasciati?”. La sua risposta è stata questa: “Onestamente no. Voi siete rimasti amici, noi siamo rimasti una famiglia. A volte quando racconto che ho i genitori separati qualcuno mi dice che gli dispiace, ma la realtà è che l’unica differenza per me è che ho due case al posto di una. Certo”, ha continuato, “per i miei amici che hanno genitori separati che non si parlano, che non si vogliono vedere, allora per loro è molto triste. Ma per me non è cambiato tanto da quando voi non state più insieme”.

Ai vostri figli spiegate che avrete due case perché il rapporto tra voi genitori è un po’ cambiato: ditegli che ora siete amici e non più una coppia, ma che la famiglia resterà unita.

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Questo articolo è uscito sul numero 1517 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati