Io e il mio compagno stiamo insieme da otto anni e mi hanno chiesto più volte quando facciamo un figlio. A parte che non è così semplice, perché hanno cominciato a proiettare su di noi le aspettative delle coppie
etero? –Edo

Daniele Gattano, uno stand up comedian che seguo su Instagram, ha postato uno sketch proprio su questo. “È che oggi l’alibi dei gay non regge più. Fino a dieci anni fa se volevano farmi fare un figlio, io basta che dicevo: ‘Non posso, mi dispiace… sono gay’. Oggi, invece, tutta questa ondata di civiltà – e i diritti, e i pride – a me va contro. Mamma mi ha sgamato e mi fa: ‘Guarda che oggi con la fecondazione assistita all’estero puoi averlo un figlio’. Merda. Cosa direbbe al mio posto Giorgia Meloni? ‘Eh però, un bambino ha bisogno di una mamma e di un papà…’. E mia mamma: ‘Guarda che gli psicologi ’sta cosa l’hanno smentita’. Merda. Meloni, Meloni, Meloni… ‘Eh però un bambino con due papà chi lo allatta…’. E mia mamma: ‘Guarda che neanche io ti ho allattato’. E che palle, mamma!”. Anche se in Italia per le persone lgbt avere figli è ancora complicato, è vero che ormai questa possibilità c’è. E la gente che chiede “quando fate un figlio” fa parte dell’ondata di civiltà di cui parla Gattano: alle coppie etero questa domanda viene fatta spesso e il fatto che la facciano anche a voi indica che stiamo andando verso la parità. O almeno una parità percepita. Questo significa anche subire la stessa pressione sociale, ma mi sembra un prezzo sopportabile di fronte alla possibilità di poter fare le stesse scelte di vita di tutte le altre coppie. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1542 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati