13 aprile 2018 13:26

La giuria del World press photo (Wpp) ha annunciato i vincitori della 61ª edizione del più importante premio fotogiornalistico al mondo. Per la prima volta, i nomi dei finalisti erano stati annunciati in anticipo, il 14 febbraio, mentre i vincitori sono stati premiati ad Amsterdam il 12 aprile.

Quest’anno la giuria è stata presieduta da Magdalena Herrera, responsabile della sezione fotografica della rivista Geo in Francia. I giurati hanno esaminato 73.044 foto, scattate da 4.548 fotografi provenienti da 125 paesi.

Il vincitore della foto dell’anno è Ronaldo Schemidt con un’immagine scattata durante le proteste contro il governo in Venezuela – la foto ha vinto anche il primo premio della categoria spot news. “È un’immagine classica, ma ha un’energia immediata ed è dinamica. C’è colore, movimento, è molto ben composta, ha forza. Mi ha dato subito molte emozioni”, ha spiegato Herrera.

Gli altri finalisti per la foto dell’anno erano: Patrick Brown, con un’immagine sulla crisi dei profughi rohingya; Adam Ferguson, che ha ritratto alcune ragazze rapite da Boko haram in Nigeria; Toby Melville, che ha fotografato le vittime dell’attentato di Londra; e Ivor Prickett con due foto scattate a Mosul, in Iraq.

La vincitrice nella categoria progetti a lungo termine è Carla Kogelman, con un lavoro su due sorelle, Hannah e Alena, che vivono nel villaggio di Merkenbrechts, una zona rurale tra l’Austria e la Repubblica Ceca.

Magnus Wennman è arrivato primo nella categoria persone, foto singola, con un’immagine in cui sono ritratte due ragazze rifugiate a Horndal, in Svezia, che soffrono di uppgivenhetssyndrom (sindrome da rassegnazione).

Jesco Denzel ha vinto nella categoria contemporary issue, foto singola. L’immagine è stata scattata a Makoko, un antico villaggio di pescatori nella periferia di Lagos, in Nigeria, dove gli abitanti rischiano lo sfratto a causa dei progetti di riqualificazione del governo.

Le immagini vincitrici faranno parte di una mostra itinerante che sarà esposta in 45 paesi. A Roma comincerà il 27 aprile al Palazzo delle esposizioni.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it