◆ Più di un secolo di estrazione di petrolio e gas ha portato a milioni di pozzi abbandonati in tutto il mondo, molti dei quali rilasciano sostanze inquinanti nell’aria e nell’acqua. Secondo la Reuters, la pandemia di covid-19 potrebbe aggravare la situazione. La riduzione dei prezzi rischia di far fallire molte aziende del settore, che potrebbero abbandonare i pozzi senza chiuderli. I vecchi pozzi possono inquinare le falde acquifere, causare incidenti e minacciare l’ambiente. Rilasciano infatti metano, un gas serra che contribuisce alla crisi clima­tica.

Nel 2019 il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) ha raccomandato ai governi d’individuare i pozzi abbandonati e misurare le emissioni di metano. I governi di Russia, Arabia Saudita e Cina non hanno pubblicato dati, né sui pozzi abbandonati né sul metano emesso. Stati Uniti e Canada hanno invece presentato i dettagli dei loro accertamenti. Se per il Canada il problema non sembra grave, per gli Stati Uniti è decisamente più serio. L’agenzia ambientale statunitense, l’Epa, ha censito più di 3,2 milioni di pozzi abbandonati, che nel 2018 hanno emesso 281mila tonnellate di metano. I dati sono però incompleti perché alcuni pozzi non sono mai stati registrati, per esempio quelli dello stato di New York, che risalgono alla fine dell’ottocento. Secondo un altro studio, tra il 5 e l’8 per cento delle emissioni di metano in Pennsylvania deriva dai pozzi abbandonati.

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Questo articolo è uscito sul numero 1364 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati