Le due sonate per clarinetto e piano op. 120 segnano l’ultimo ritorno di Brahms alla musica da camera, dopo che aveva incontrato il clarinettista Richard Mühlfeld. A quell’amicizia provvidenziale e fruttuosa si sovrappone quella di questo disco tra due musicisti che suonano insieme da molti anni. I cinque intermezzi per piano presentati qui sono stati scritti da Widmann per Schiff nel 2010, e si collocano chiaramente in un clima brahmsiano. Posando la penna per riprendere il clarinetto, nelle sonate di Brahms Widmann si mostra scrupoloso nel tener fede a ogni indicazione dello spartito. Schiff offre la stessa fedeltà assoluta al testo e con un uso parsimonioso del pedale di risonanza dello strumento riesce a fraseggiare al piano come se stesse suonando con un archetto. Sottolineando la dolcezza e l’intimità di queste sonate, gli interpreti ne amplificano l’intensità e la profondità. È un clima che sorprenderà gli ascoltatori abituati a letture più felpate. E li conquisterà rapidamente, grazie al senso della misura che guida Widmann e Schiff e al costante equilibrio tra i loro due strumenti.
Bertrand Hainaut, Diapason
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Questo articolo è uscito sul numero 1395 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati