Quello che unisce la leggenda del sassofono statunitense Pharoah Sanders e Sam Sheperd (in arte Floating Points) è il loro interesse comune nell’aspetto spirituale della musica al di là di restrizioni di genere o di forme fissate. Entrambi presentano la musica in uno stato liquido, uno stato di fluidità in cui tutto sembra possibile. Promises è uno spazio di contemplazione e di gioco, dove l’attenzione per il dettaglio rende i momenti di variazione e d’improvvisazione emotivamente straordinari. Questa profondità di suono è ottenuta attraverso una produzione eccellente, l’intelligenza compositiva di Floating Points, lo stile unico di Pharoah Sanders e gli archi della London symphony orchestra. Questo disco offre 47 minuti di musica continua, organizzata in nove movimenti: ci sono voluti cinque anni per realizzarlo e merita di essere ascoltato, ma solo da coloro che sono pronti a dedicargli il tempo necessario per una completa immersione nel suono.
Asya Draganova,
The Arts Desk

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Questo articolo è uscito sul numero 1402 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati