Nel 2020 Amazon ha licenziato illegalmente due dipendenti che rappresentavano le voci più critiche all’interno dell’azienda, scrive il New York Times. Lo ha stabilito il National labor relations board (Nlrb), un’agenzia governativa che tutela i diritti dei lavoratori. Come diversi altri colleghi, spiega il quotidiano, “Emily Cunningham e Maren Costa avevano lanciato una campagna per spingere Amazon a ridurre le sue emissioni di anidride carbonica e a riconoscere più diritti ai lavoratori dei magazzini”. L’Nlrb denuncerà Amazon per pratiche di lavoro sleali se l’azienda non chiuderà il caso trovando un accordo con Cunningham e Costa.

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Questo articolo è uscito sul numero 1404 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati