L’avvocato è ancora un novellino quando il caso gli cade in grembo, negli anni settanta. Non sa opporsi alle astuzie dell’affascinante Irene, proprio come gli altri due uomini che lei tiene in pugno. Irene ha sposato il finanziere di successo Gundlach, ma fugge con il pittore Schwind incaricato dal marito di farle un ritratto. Gundlach si vendica infliggendo ripetutamente piccoli danni al ritratto e chiamando a ripararlo Schwind, che sprofonda sempre più nella rabbia e nell’inibizione creativa. Alla fine i rivali concludono un contratto immorale: la donna in cambio del quadro. Ma non hanno fatto i conti con la padrona di casa. L’avvocato – di cui non conosciamo il nome e che parla in prima persona – vede il quadro, un nudo che scende le scale, e s’innamora. Irene storce il naso a tutti e tre e si nasconde, insieme alle opere d’arte rubate. Poi presta il quadro perduto a una mostra dell’ormai famoso Schwind. Questo mette in moto tutti e tre, ormai abbastanza anziani. Ne segue un incontro tra gli antichi rivali, resi ancora più tronfi da una vita di successi. Una storia eccitante, vivace e spiritosa. Burkhard Müller, Süddeutsche Zeitung

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Questo articolo è uscito sul numero 1406 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati