Laura Mvula è cresciuta cantando nei cori e ha studiato in conservatorio, ed è l’ultima cantante che ti aspetteresti di sentir dire “Ascolta!” con addosso spalline enormi su un beat minimale anni ottanta. Ma la sua recente rinascita come diva che imbraccia un tastierone è una delle reinvenzioni più convincenti degli ultimi anni. Dua Lipa non è l’unica artista britannica in grado di fare del dance pop anni ottanta come si deve. In Pink noise Mvula riesce con convinzione a essere sia Janet Jackson sia Grace Jones. E si lascia parecchio andare: piena di ansie, licenziata dalla sua precedente etichetta dopo due album candidati ai Mercury awards, si toglie finalmente lo sfizio di svagarsi un po’. E questo album è puro divertimento: ispirato alle produzioni di Jimmy Jam e Terry Lewis, con bassi muscolosi, tastiere sintetiche e molto spazio per la sua potente voce di soprano. Kitty Empire, The Observer

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1417 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati