Il 26 settembre una delegazione della commissione d’inchiesta del parlamento italiano sulla morte di Giulio Regeni è andata in missione a Cambridge, dove incontrerà alcuni rappresentanti dell’università frequentata dal ricercatore, rapito al Cairo il 25 gennaio 2016 e ritrovato morto il 3 febbraio con evidenti segni di tortura sul corpo. Quattro esponenti dei servizi segreti egiziani sono accusati dell’omicidio e sono imputati in absentia in un processo della procura di Roma che comincerà il 14 ottobre. Erasmo Palazzotto, il presidente della commissione parlamentare, ha detto al Guardian che lo scopo della missione non è “indagare su Cambridge”, ma chiedere l’aiuto dell’università per “trovare risposte ad alcune domande”. Il contenuto degli incontri sarà reso pubblico dopo due settimane. I lavori della commissione si concludono il 3 ottobre.

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Questo articolo è uscito sul numero 1429 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati