Il parlamento dell’Etiopia, eletto a giugno e quasi interamente dominato dal Partito della prosperità di Abiy Ahmed, il 4 ottobre ha confermato il primo ministro uscente per un secondo mandato di cinque anni. I rapporti tra il governo etiope e la comunità internazionale sono sempre più tesi a causa della gravissima situazione umanitaria nel Tigrai. Il 30 settembre, scrive il sito OkayAfrica, il governo etiope ha annunciato l’espulsione di sette funzionari di agenzie delle Nazioni Unite – tra cui l’Unicef e l’Ufficio per gli affari umanitari (Ocha) – accusandoli di essersi immischiati in questioni interne, e in particolare di aver inviato aiuti e attrezzature per le telecomunicazioni ai ribelli del Fronte popolare di liberazione del Tigrai.

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Questo articolo è uscito sul numero 1430 di Internazionale, a pagina 41. Compra questo numero | Abbonati