Il Bangladesh è uno dei principali esportatori di forza lavoro, ma con la crisi legata alla pandemia migliaia di bangladesi sono rimasti disoccupati, scrive il Dhaka Tribune. Prima dell’emergenza sanitaria mondiale, ogni anno circa 700mila bangladesi trovavano impiego all’estero e molti di loro emigravano anche per le conseguenze dei cambiamenti climatici nel paese: chi torna senza lavoro in villaggi colpiti da cicloni e inondazioni sempre più frequenti rischia di finire sotto la soglia di povertà più rapidamente. Il Bangladesh è uno dei paesi più vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale e nei prossimi anni si prevede un’accelerazione dell’emigrazione dalle zone costiere, con 1,3 milioni di persone che dovranno lasciare le loro case entro il 2050.

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Questo articolo è uscito sul numero 1430 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati