Bilal Hussein, Ap/Lapresse

“Come se il Libano non avesse già abbastanza problemi, ora deve gestire una grave crisi diplomatica con l’Arabia Saudita”. Così L’Orient-Le Jour commenta lo strappo avvenuto in seguito a un’intervista registrata da Al Jazeera ad agosto ma andata in onda il 25 ottobre, in cui il ministro dell’informazione libanese George Kordahi (nella foto) critica l’operazione militare dell’Arabia Saudita nello Yemen. Riyadh ha ordinato all’ambasciatore libanese di lasciare il paese, poi imitata da Bahrein, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti. Middle East Monitor sottolinea la “sfortuna del Libano”, coinvolto nella rivalità tra Arabia Saudita e Iran, che “sostengono diverse fazioni libanesi”. Intanto nello Yemen la guerra continua a imperversare, scrive Al Thawrah. Almeno nove persone sono morte nell’esplosione di un’autobomba vicino all’aeroporto di Aden, il 30 ottobre. Il giorno dopo altre 29 persone sono state uccise o ferite nella provincia di Marib, quando un missile lanciato dai ribelli sciiti huthi ha colpito una scuola religiosa e una moschea.

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Questo articolo è uscito sul numero 1434 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati