Mezza nuda si svolge durante un’estate in un villaggio colpito dal caldo. Félix, 14 anni, è un apprendista e vive dal suo capo. Gil, la figlia del capo, passa ogni tanto insieme a degli uomini, spesso più grandi di lei (“Vivace, leggera, sveglia, era come una brezza nella casa. Arrivava e se ne andava un secondo dopo. Di notte, scivolava via senza preavviso”). Félix vive nell’attesa di un suo sguardo. Si chiama Gil come Gilberte, chiaro riferimento a uno dei personaggi della Recherche di Marcel Proust. Fanciulla in fiore e in fiamme, Gil ha lasciato la scuola, lavora in un mini market e si concede senza troppi calcoli agli uomini che incrocia, che siano impiegati di passaggio o ricchi padroni con bracciali preziosi. Félix osserva con invidia l’andirivieni della bella ragazza. In questa torrida estate, il desiderio segue la curva del mercurio e Marie Gauthier cattura la sua dolorosa ascesa. Fino all’esplosione. Agghiacciante.

Elisabeth Philippe, Le Nouvel Observateur

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Questo articolo è uscito sul numero 1437 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati