Il quotidiano Al Taghyeer riferisce che il 21 novembre Abdallah Hamdok – che era agli arresti domiciliari dal colpo di stato del 25 ottobre – ha trovato un accordo con la giunta militare di Abdel Fattah al Burhan e ha ripreso le funzioni di primo ministro. L’intesa prevede anche la liberazione dei prigionieri politici. Tuttavia per i manifestanti che continuano a scendere in piazza sfidando la violenta repressione delle forze di sicurezza un accordo con Al Buhran è impensabile, considerato che dalla fine di ottobre sono stati uccisi 41 manifestanti. Anche tra i componenti dell’ex governo civile di Hamdok non c’è unanimità sul patto, mentre la comunità internazionale sembra favorevole.

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Questo articolo è uscito sul numero 1437 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati