Il romanzo di debutto di Clarissa Goenawan, nata in Indonesia, è ambientato in Giappone, è stato scritto a Singapore ed è stato pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti: una specie di tour de force letterario transnazionale. Il giovane Ren Ishida va nella città inventata di Akakawa per raccogliere le ceneri della sorella Keiko, che è stata uccisa, e parlare con la polizia. Lì trova un impiego come insegnante nella stessa scuola dove lavorava la sorella e sfrutta l’occasione per cercare di capire cos’è successo. Tra il giovane protagonista disaffezionato, i riferimenti al jazz e le occasionali stravaganze – Ren promette a una ragazza incontrata in sogno di trovarla nella vita reale; un’altra ragazza taccheggia compulsivamente gomme da masticare – tutto suggerisce che l’autrice stia rendendo omaggio a Haruki Murakami. Goenawan non conosce di prima mano la cultura giapponese, ma l’autenticità culturale qui non è importante. Come nella narrativa di Murakami, l’ambientazione non è il Giappone reale, ma una dimensione immaginaria dove tutto può accadere. Rainbirds è un romanzo a enigma, ma non è costruito sulla tensione. I segreti sono rivelati, le sorprese si manifestano e le relazioni aggrovigliate si dipanano. I lettori saranno trasportati dal suo fascino inquietante.

Suzanne Kamata, The Japan Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1438 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati