Gli ambientalisti sudafricani hanno organizzato più di una settantina di proteste sulle spiagge e di azioni di boicottaggio delle stazioni di servizio della multinazionale olandese Shell, che ha in programma di cercare petrolio e gas al largo della Wild coast, una regione costiera dell’est del paese molto apprezzata dai turisti per le sue bellezze naturali. La Shell ha ottenuto il 3 dicembre l’autorizzazione a procedere da un tribunale della provincia dell’Eastern Cape. I gruppi ecologisti si erano rivolti alla corte per fermare la ricerca di giacimenti di idrocarburi, sostenendo che i cannoni sismici usati in queste indagini avrebbero causato gravi danni all’ambiente, spiega il quotidiano Cape Times. Nel frattempo il paese fa i conti con una quarta ondata di covid-19, causata dalla variante omicron del virus. Nell’ultima settimana la media è stata di più di ventimila nuovi positivi al giorno. Tra loro, c’è anche il presidente Cyril Ramaphosa, che è in isolamento dal 12 dicembre con sintomi lievi.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1440 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati