Il 10 gennaio Richard Clarida, vicepresidente della Federal reserve (Fed, la banca centrale degli Stati Uniti), ha annunciato le dimissioni. La decisione arriva tre settimane prima della scadenza naturale del suo mandato, scrive il Financial Times. Le dimissioni sono legate allo scandalo suscitato da un’operazione finanziaria considerata “eticamente inappropriata”. Tra il 24 e il 27 febbraio 2020 Clarida aveva venduto alcune azioni in suo possesso per poi ricomprarle subito. “In quei tre giorni”, conclude il quotidiano, “il valore dei titoli era crollato in seguito alla divulgazione di notizie legate alla pandemia di covid-19 e a possibili interventi della Fed”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1443 di Internazionale, a pagina 101. Compra questo numero | Abbonati