Una marcia in più

◆ L’articolo sull’importanza della lingua dei segni (Internazionale 1444) mi ha commosso. Sono un settantenne orfano di genitori sordi e da anni ormai avevo perso il modo di frequentare questa lingua, finché alcuni programmi tv e alcuni siti me ne hanno dato di recente la possibilità. Non è affatto facile, anche perché molti dei gesti che ricordo non sono più di uso corrente. Infatti, anche la lingua dei segni è in costante evoluzione. Un esempio: nella mia infanzia alla parola treno corrispondeva il gesto dello stantuffo delle locomotive a vapore, mentre oggi si usa un’altra immagine. Inoltre ci sono le differenze tra le lingue parlate che, in qualche modo, determinano le differenze tra le lingue dei segni.
Guido Mondini

L’inflazione colpisce soprattutto i poveri

◆ Al solito, come racconta Jayati Ghosh su Internazionale 1444, è nei paesi in via di sviluppo che l’inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari ha le conseguenze più devastanti. Alcuni di questi effetti si potrebbero risolvere incrementando la cooperazione internazionale ma “questa collaborazione sembra improbabile”. L’economista sembra rispondere a Kwame Anthony Appiah, che sul numero precedente domandava ai paesi ricchi un senso di responsabilità condivisa, che dovrebbe spingerli ad aiutare quelli poveri. Se tutto resta uguale non potranno che aumentare i disperati alla ricerca di un varco nei confini sempre più sigillati della nostra fortezza chiamata Europa.
Daniele Baldisserri

Storie

◆ Grazie per aver dedicato il numero delle Storie (Internazionale 1441) agli scrittori iraniani contemporanei. Mio marito è iraniano e seguo da una decina d’anni la letteratura, il cinema e l’attualità di quel paese. Facendolo, ho capito che spesso i mezzi d’informazione propongono un’immagine stereotipata dell’Iran.
Cristina

Big question

◆ Mi permetto di dissentire dall’entusiastica recensione del fumetto di Anders Nilsen (Internazionale 1444), di cui avete pubblicato anche un estratto. Sono nove pagine del giornale che avrebbero potuto essere impiegate meglio.
Filippo Bertozzi

Errata corrige

◆ Su Internazionale 1444, a pagina 38, il debito pubblico italiano ammonta a circa 2.700 miliardi di euro. A pagina 17, la prima donna presidente del parlamento europeo è stata Simone Veil.

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Questo articolo è uscito sul numero 1445 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati