Carlos MAMANI, AFP/Getty Images

Il presidente peruviano Pedro Castillo ( nella foto ) il 1 febbraio ha fatto il terzo rimpasto di governo in sette mesi. Pochi giorni dopo, il 5 febbraio, il nuovo primo ministro, l’ultraconservatore Héctor Valer, si è dimesso dopo che alcuni giornali hanno reso note le accuse di violenza domestica sollevate nel 2016 dalla moglie e dalla figlia. “Castillo rappresentava la speranza di unione tra le varie anime della sinistra”, scrive Gabriela Wiener su elDiario.es. “Ma sette mesi, tre premier, una ventina di ministri e varie accuse di corruzione dopo, dobbiamo ammettere che non è andata così”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1447 di Internazionale, a pagina 21. Compra questo numero | Abbonati