A Minneapolis e St.Paul, in Minnesota, continuano le manifestazioni per chiedere giustizia per Amir Locke, un afroamericano di 22 anni ucciso il 2 febbraio da un poliziotto delle forze speciali che aveva fatto irruzione in un appartamento. Gli agenti, che stavano indagando su un omicidio, non stavano cercando Locke ma suo cugino. “I manifestanti chiedono alle autorità di cambiare la legge per impedire alla polizia di fare irruzione nelle case senza avvertire le persone che sono dentro (una pratica chiamata no-knock warrant )”, spiega il Minneapolis Star. Locke aveva con sé un’arma regolarmente registrata. Secondo la famiglia, girava armato perché temeva di essere attaccato mentre faceva consegne a domicilio.

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Questo articolo è uscito sul numero 1448 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati