Il 16 febbraio la corte costituzionale ha revocato una legge che criminalizzava “l’imitazione del sesso opposto”. Secondo Amnesty international è “una grande svolta per i diritti delle persone transgender nella regione”. La sentenza arriva dopo che alla fine di gennaio il ministero della difesa ha imposto alle donne che vogliono arruolarsi di ottenere l’autorizzazione di un “tutore maschio” e di portare il velo. Inoltre le priva del porto d’armi, relegandole a ruoli d’infermeria o amministrazione. Dall’ottobre 2021 alle donne è concesso di entrare nell’esercito, ma la decisione ha indignato i conservatori, spingendo le autorità islamiche a emettere una fatwa , una sentenza religiosa, ripresa dal ministero della difesa. Sul quotidiano Al Qabas, la giornalista Balqis al Najjar s’indigna: “Queste condizioni portano il segno di uno spirito degno del gruppo Stato islamico e dei taliban. Ci fanno tornare indietro di decenni, se non secoli, proprio quando le nostre sorelle di altri paesi del Golfo fanno un grande salto in avanti”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1449 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati