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L’opposizione kuwaitiana conserva la maggioranza dei seggi in parlamento

L’opposizione ha conservato la maggioranza dei seggi in parlamento dopo le elezioni legislative del 4 aprile in Kuwait, in base ai risultati ufficiali pubblicati il 5 aprile. L’affluenza alle urne è stata del 62 per cento. Leggi

Il golfo Persico

26.09.2023 Leggi

Maschi e femmine

Studenti e insegnanti dell’università del Kuwait si sono mobilitati contro il ripristino di una legge del 1996 che impone la separazione tra i generi. La norma era stata... Leggi

Opposizione più forte

L’opposizione, soprattutto islamista, esce rafforzata dalle legislative del 6 giugno . I cittadini del Kuwait sono stati chiamati alle urne per risolvere una crisi politica... Leggi

La decisione della corte

La corte costituzionale del Kuwait ha annullato il 19 marzo le elezioni legislative del settembre 2022, pronunciandosi a favore del reinsediamento del parlamento precedente,... Leggi

Gli aiuti umanitari e i nuovi giochi di potere sulle macerie della Siria

Già prima del sisma del 6 febbraio, la Siria era devastata da dodici anni di guerra civile, alimentata da varie potenze che volevano affermare i loro interessi. Ora una nuova “guerra degli aiuti” sta ridisegnando la geopolitica della regione. Leggi

Parlamento all’opposizione

L’opposizione, che negli ultimi dieci anni aveva boicottato il voto, ha ottenuto la maggioranza alle elezioni parlamentari che si sono tenute in Kuwait il 29 settembre.... Leggi

Passi avanti e indietro

Il 16 febbraio la corte costituzionale ha revocato una legge che criminalizzava “l’imitazione del sesso opposto”. Secondo Amnesty international è “una grande svolta... Leggi

L’opposizione conservatrice ottiene quasi la metà dei seggi in parlamento in Kuwait
L’opposizione conservatrice ottiene quasi la metà dei seggi in parlamento in Kuwait. Dopo le elezioni legislative anticipate del 27 novembre, l’opposizione kuwaitiana e i suoi alleati hanno ottenuto 24 seggi su 50. In gran parte sono esponenti dei Fratelli musulmani e salafiti. Solo una donna è riuscita a entrare in parlamento. Inoltre i rappresentanti della minoranza sciita sono sei contro i nove della scorsa legislatura. Come previsto dalla costituzione, il governo ha dato le dimissioni.
lI Kuwait al voto per le elezioni legislative anticipate
lI Kuwait al voto per le elezioni legislative anticipate. È attesa una grande affluenza alle urne per rinnovare il parlamento. Al centro dei programmi elettorali la situazione economica del paese del golfo Persico, che ha visto calare del 60 per cento negli ultimi due anni i profitti derivanti dal petrolio. È la settima volta in dieci anni che il Kuwait va al voto. Il 16 ottobre lo sceicco Sabah al Ahmad al Sabah aveva sciolto il parlamento dopo la richiesta del presidente dell’assemblea Marzouk al Ghanem di indire le elezioni anticipate per poter affrontare la situazione economica negativa.
L’emiro del Kuwait ha sciolto il parlamento e il paese si prepara ad elezioni anticipate
L’emiro del Kuwait ha sciolto il parlamento e il paese si prepara ad elezioni anticipate. Il 16 ottobre lo sceicco Sabah al Ahmad al Sabah ha emanato un decreto per sciogliere il parlamento dell’emirato del Golfo. La decisione è stata presa a meno di 24 ore dalla richiesta del presidente del parlamento Marzouk al Ghanem di mandare il paese ad elezioni anticipate per poter affrontare le sfide economiche e di sicurezza. In base alla costituzione del Kuwait, le elezioni dovranno tenersi entro due mesi dallo scioglimento del parlamento.
Il Kuwait fissa un salario minimo per le collaboratrici domestiche.
Il Kuwait fissa un salario minimo per le collaboratrici domestiche. È la prima volta che un paese del golfo Persico adotta una misura simile, che riguarda centinaia di migliaia di lavoratrici, in gran parte asiatiche. Il salario minimo sarà di 60 dinari (200 dollari) al mese.
In Medio Oriente ci sono troppe armi

“Dal 1990 la regione che comprende il Medio Oriente e il Nordafrica è la più militarizzata del mondo”, dice il professore di studi strategici Robert Springborg: le spese militari e per la difesa continuano a crescere nei paesi di quest’area, nonostante la crisi economica. La grande quantità di armamenti alimenta la rivalità tra le potenze regionali e i conflitti in corso, dalla Siria allo Yemen. Ma a vendere le armi ai paesi della regione sono soprattutto i paesi occidentali e la Russia. Leggi

Continua lo sciopero dei lavoratori del settore petrolifero in Kuwait.
Continua lo sciopero dei lavoratori del settore petrolifero in Kuwait. È il terzo giorno di mobilitazione e la produzione di greggio è ridotta della metà. Migliaia di operai protestano contro il taglio dei salari deciso dal governo come misura d’austerità.
Smantellato in Kuwait una cellula di sostegno al gruppo Stato islamico.
Smantellato in Kuwait una cellula di sostegno al gruppo Stato islamico. Il ministero degli interni dell’emirato ha annunciato di aver smantellato un gruppo internazionale che forniva sostegno logistico ai militanti del gruppo dello Stato islamico in siria. Il capo della cellula è un libanese che ha ammesso di aver facilitato il trasferimento di armi via mare dall’Ucraina verso la Siria. Tra i fermati anche un egiziano, tre siriani e un kuwaitiano.
Sette condanne a morte in Kuwait per l’attentato a una moschea sciita.
Sette condanne a morte in Kuwait per l’attentato a una moschea sciita. Nell’attacco, avvenuto il 26 giugno nella capitale, erano morte 27 persone. L’attentato era stato rivendicato dal gruppo Stato islamico. La corte ha condannato altri otto presunti terroristi, con pene fino a 15 anni di carcere.
Il Kuwait impone il test del dna a tutta la popolazione

Il parlamento del Kuwait, su richiesta del governo, ha approvato una legge contro il terrorismo, che impone a tutti i cittadini e agli stranieri che abitano nel paese di sottoporsi a un test del dna per istituire una banca dati nazionale. L’obiettivo della legge è facilitare il lavoro degli inquirenti e della polizia e rendere gli arresti più facili. È stato creato anche un fondo di emergenza di 363 milioni di euro per finanziare il dispositivo. La legge prevede un anno di carcere e una multa fino a 272mila euro per chi rifiuterà di sottomettersi al test.

La misura è stata adottata dopo l’attentato suicida del 26 giugno contro una chiesa sciita, rivendicato dal gruppo Stato islamico, che ha causato 26 morti e 277 feriti. È la prima volta che un paese rende obbligatoria una misura di questo genere per tutti i suoi cittadini.

I veri obiettivi dei jihadisti dello Stato islamico

La lotta contro il gruppo Stato islamico è “la lotta della nostra generazione”, ha dichiarato il premier britannico David Cameron, aggiungendo che lo Stato islamico rappresenta una “minaccia all’esistenza” dell’occidente. Ma non è affatto così. Leggi

In Kuwait sessanta arresti per l’attentato contro la moschea sciita

Il ministro dell’interno del Kuwait ha annunciato lo smantellamento di una “cellula terroristica” responsabile dell’attentato suicida contro una moschea sciita, che il 26 giugno ha provocato la morte di 27 persone ed è stato rivendicato dal gruppo Stato islamico. Sessanta persone sono state arrestate in relazione all’attentato e le autorità hanno chiuso un’organizzazione benefica sospettata di raccogliere fondi da mandare ai combattenti in Siria. I servizi segreti stanno compiendo indagini anche su altri gruppi che potrebbero essere legati ad attività terroristiche. Il ministro ha aggiunto che l’emirato ha rafforzato le misure di sicurezza, in particolare nei pressi delle moschee e di altri luoghi di culto. Leggi

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