Studenti e insegnanti dell’università del Kuwait si sono mobilitati contro il ripristino di una legge del 1996 che impone la separazione tra i generi. La norma era stata sospesa nel 2015, quando la corte costituzionale aveva stabilito che maschi e femmine potevano frequentare le stesse classi a condizione di sedere in gruppi distinti. Secondo il Kuwait Times, la misura serve a distogliere l’attenzione da altri problemi. Innanzitutto dalle mancanze e dai difetti del sistema universitario e poi dalle questioni che “minacciano la sopravvivenza del paese”: la catastrofe climatica, i bassi livelli del sistema educativo e di quello sanitario, un’economia in ritardo rispetto ai vicini della regione e un razzismo e una xenofobia crescenti.

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Questo articolo è uscito sul numero 1531 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati