Il segretario di stato statunitense Antony Blinken il 22 marzo ha definito “genocidio” le violenze contro la minoranza rohingya in Birmania, scrive Irrawaddy. “L’intento dell’esercito è andato oltre la pulizia etnica e verso l’effettiva distruzione dei rohingya”, ha detto Blinken. Gli attivisti per i diritti umani hanno accolto con favore la dichiarazione, ritenendo però necessario far seguire alle parole sanzioni più dure contro il regime birmano.

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Questo articolo è uscito sul numero 1453 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati