“Il mainstream ti sta aspettando! Dagli quello che vogliono!”, urla Colson Baker nel brano che dà il titolo a Mainstream sellout. Il rapper diventato rocker ha messo insieme 13 pezzi che avvolgono un’angoscia generica attorno a un pacchetto grunge pop stereotipato. È il genere di musica che ti aspetteresti di ascoltare nel negozio della Vans del tuo centro commerciale. Questo è il sesto album di Baker nei panni di Machine Gun Kelly e segue in modo approssimativo l’arco della sua vita fino a oggi. Assistiamo al suo viaggio da ragazzo problematico e figlio di divorziati e al periodo da rapper e giovane celebrità, arrivando all’incontro con l’anima gemella, l’attrice Megan Fox. I riff sono abbastanza buoni per fare headbanging. Ma il produttore Travis Barker (dei Blink-182) satura troppo il suono. O forse questa è solo la reazione di una critica britannica a uno stile punk che funziona meglio in America. Alla fine Main­stream sellout è orecchiabile, però è un po’ noioso, no?

Helen Brown, Independent

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Questo articolo è uscito sul numero 1454 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati