Kurt Vile (Adam Wallacavage)

L’ascolto di Sun Ra preparando la colazione è stata una delle influenze principali di Kurt Vile per (watch my moves), il suo nono disco. Come la musica del jazzista “cosmico” propendeva verso lo spirituale, anche quella del cantautore statunitense stavolta ricerca sentimenti più profondi. Tra sintetizzatori psichedelici, momenti strumentali ariosi e il rock più classico, questo lavoro meditativo sembra una guida per rallentare. Goin on a plane today apre su semplici accordi al piano, su cui l’artista descrive la sua giornata come se si rivolgesse alla versione più giovane di se stesso. Questa atmosfera introspettiva funziona perfettamente da colonna sonora per un viaggio notturno in auto. Vile racconta scene di Mount Airy, il suo quartiere di Filadelfia, e dei viaggi che l’hanno portato lontano. Si rifugia nel suo studio di registrazione casalingo, un luogo dove restare fermi e creare musica. Un viaggio tranquillo da fare solo con la mente e che scorre per tutto l’album.

Sophia McDonald, Loud and Quiet

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Questo articolo è uscito sul numero 1457 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati