Istanbul, 2020 (Ozan KOSE, AFP/Getty)

La proposta di legge contro la disinformazione presentata dal governo turco ha suscitato le proteste dei giornalisti e degli attivisti per la libertà di espressione, scrive Bianet. La legge aumenta le restrizioni sui social network e introduce una pena da uno a tre anni di carcere per chi diffonde “informazioni fuorvianti” sulla salute, sull’ordine pubblico o sulla sicurezza, una formulazione vaga che secondo i sindacati dei giornalisti mira a restringere ulteriormente la possibilità di criticare il governo in vista della campagna per le elezioni del 2023.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1464 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati