Il 2 ottobre in Bosnia Erzegovina si è votato per la presidenza tripartita, per il parlamento federale, per le assemblee delle due entità che compongono il paese (Repubblica serba e Federazione croato-musulmana), per la presidenza di quella serba e per i dieci cantoni della Federazione. L’affluenza è stata del 50 per cento. Per la presidenza tripartita, il seggio bosniaco-musulmano va per la prima volta ai socialdemocratici, quello croato rimane al riformista Fronte democratico, mentre i serbi saranno ancora rappresentati dall’Alleanza dei socialdemocratici del leader nazionalista Milorad Dodik. Come dopo ogni voto, Dnevnik si chiede se la Bosnia abbia intrapreso la tanto attesa trasformazione da “un’amalgama di tre comunità etniche” in un vero stato unitario. E conclude: “Nonostante alcuni aggiustamenti minimi, neanche stavolta ci saranno i cambiamenti necessari”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1481 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati