“Cosa diavolo è successo?”, chiede il mensile neozelandese parlando delle relazioni tra Nuova Zelanda e Australia. “Non molto tempo fa i due paesi facevano squadra insieme, ma nell’ultimo decennio i rapporti si sono gradualmente rovinati fino ad arrivare alla saga dei 501”. Il numero indica la sezione della legge australiana sull’immigrazione che permette di togliere i visti agli immigrati e di rimpatriarli, tanto che ormai è usato come sinonimo di “deportazione”. I più colpiti sono i tanti neozelandesi che hanno scelto di vivere e lavorare in Australia: attualmente sono circa 670mila, mentre gli australiani in Nuova Zelanda sono 70mila. L’articolo fa notare che gli immigrati neozelandesi, anche se sono residenti da molto tempo, pagano le tasse e contribuiscono allo sviluppo della società australiana, fanno molta fatica a ottenere la cittadinanza, quindi non possono votare e non hanno accesso ai servizi sociali. “Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha buoni rapporti con Wellington. Sarà finalmente in grado d’invertire questa tendenza?”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1482 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati