Pierre Crom, Getty

Dieci giorni dopo le elezioni del 2 ottobre, in Bosnia Erzegovina i risultati sono ancora dubbi. La commissione elettorale centrale ha infatti ordinato il riconteggio dei voti per la presidenza della Repubblica serba, una delle due unità che compongono il paese, parlando di evidenti incongruenze aritmetiche. La vittoria era stata rivendicata da Milorad Dodik (nella foto), uomo forte del nazionalismo serbo-bosniaco da più di vent’anni e leader dell’Alleanza dei socialdemocratici indipendenti, ma le forze di opposizione avevano subito denunciato brogli e irregolarità. Nei giorni successivi al voto, fa sapere la Reuters, Dodik è anche tornato a criticare l’assetto istituzionale del paese, minacciando la secessione dell’entità serba.

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Questo articolo è uscito sul numero 1482 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati