Nan Goldin è sempre stata una figura dirompente della scena artistica statunitense. Ma come suggerisce questa avvincente e rivelatoria biografia realizzata da Laura Poitras, a rendere Goldin una figura davvero radicale non sono le sue trasgressioni né il suo attivismo né che sia stata pronta a tutto. È il fatto che, da artista affermata, ha usato i suoi privilegi per andare all’attacco delle stesse istituzioni che la celebravano. Poitras sintetizza tutto ciò in un ritratto in cui intreccia elementi biografici con un resoconto della campagna di Goldin contro il “riciclaggio” di reputazione compiuto attraverso la filantropia dalla famiglia Sackler, che ha fatto la sua fortuna miliardaria grazie all’ossicodone.
Wendy Ide, Screen International

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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati