Port-au-Prince, 31 gennaio (Guerinault Louis, Anadolu Agency/Getty)

“Tre persone sono state rapite da una banda criminale il 12 febbraio a Port-au-Prince mentre uscivano dalla messa della domenica”, scrive Le Nouve­lliste, sottolineando che i sequestri si aggiungono a violenze e omicidi ormai quotidiani. Anche le scuole, che ad Haiti erano sempre state considerate dei luoghi sicuri, sono diventate un bersaglio della violenza armata, ha dichiarato il 9 febbraio Bruno Maes, rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) ad Haiti. Il giorno dopo Volker Türk, l’alto commissario dell’Onu per i diritti umani in visita nel paese, ha invitato la comunità internazionale a prendere in considerazione l’invio urgente di una forza speciale ad Haiti, perché le bande criminali stanno facendo vivere “un incubo” ai suoi abitanti. Türk ha aggiunto che più di 500mila bambini vivono in territori controllati dalla criminalità organizzata e almeno diciotto agenti sono stati uccisi dall’inizio dell’anno.

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Questo articolo è uscito sul numero 1499 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati