Il Telegraph di Londra ha recentemente svelato che la casa editrice britannica Puffin è intervenuta sulle nuove edizioni di alcuni romanzi per bambini del noto autore Roald Dahl facendo cambiamenti sul testo per riflettere le sensibilità di oggi. I consulenti dell’organizzazione Inclusive minds erano stati incaricati di lavorare su un “aggiornamento dei libri” nel 2020, lo stesso anno in cui la famiglia di Dahl aveva chiesto pubblicamente scusa per l’antisemitismo dell’autore. L’anno successivo i diritti delle sue opere sono stati venduti a Netflix. Le nuove edizioni di romanzi come La fabbrica di cioccolato, scritta nel 1964, o Le streghe, del 1983, sono stati aggiornati per usare un linguaggio che “possa essere godibile per tutti” in nome dell’inclusività e del rispetto della diversità. La scelta ha scatenato forti reazioni, spingendo scrittori come Salman Rushdie a intervenire per condannare “un’assurda censura”. Invece Gallimard, l’editore francese dei libri di Dahl, ha deciso di non intervenire sulle opere.
Helen Lewis, The Atlantic

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Questo articolo è uscito sul numero 1500 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati