Zakiya Dalila Harris (Amr Alfiky (The New York Times/Contrasto))

L’esordio di Zakiya Dalila Harris si apre nell’estate del 2018. Da due anni Nella è assistente editoriale presso la Wagner Books. È una privilegiata, ma pur sempre svantaggiata rispetto ai suoi coetanei bianchi più ricchi. Si chiede se la sua ascesa professionale sia ostacolata dal colore della sua pelle, dalla sua campagna per un ambiente di lavoro più inclusivo o da qualcos’altro. Si confida con due persone: la sua migliore amica Malaika e il suo fidanzato bianco, Owen. Il libro prende il titolo da un’assunzione. Nella è immediatamente affascinata dalla nuova assistente editoriale della Wagner, Hazel-May McCall. Le due legano per le cose che accomunano le ragazze nere istruite al college. Ma Hazel eclissa rapidamente Nella. Poco dopo l’arrivo di Hazel, Nella trova un misterioso biglietto sulla sua scrivania: “Lascia subito la Wagner”. È opera di Hazel? O di forze più oscure? Il romanzo si trasforma in un thriller avvincente che ruota intorno a un programma segreto di lavaggio del cervello e a un movimento di resistenza clandestino. Con una protagonista avvincente, simpatica e complessa, il romanzo ricapitola in modo onesto i dibattiti del mondo letterario su come rimediare alla lunga eredità del razzismo.
Naomi Jackson, The Washington Post

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Questo articolo è uscito sul numero 1525 di Internazionale, a pagina 77. Compra questo numero | Abbonati