Per tanti anni scrivere un’opera che parlasse delle violenze sessuali che le ha imposto il suo patrigno le era sembrato impossibile. Finché non è diventato necessario. Neige Sinno, nata nel 1977 nelle Hautes-Alpes, pensava di voler scrivere solo racconti e romanzi. Ma quasi inconsapevolmente ha sempre inserito elementi autobiografici nella sua fiction. Con Triste tigre (P.O.L.) ha deciso di affrontare i suoi fantasmi per seppellirli con le parole e ha raggiunto la vetta delle classifiche letterarie francesi. Pubblicare Triste tigre è stato però meno facile del previsto. Molti editori infatti avevano rifiutato il suo manoscritto. La casa editrice P.O.L. ha una casella di posta elettronica dedicata alle proposte degli autori, indicata sul suo sito insieme all’avvertenza che è preferibile ricevere manoscritti stampati. Forse anche perché dal 2006 vive in Messico, Sinno ha inviato il suo pdf a quell’indirizzo. Per fortuna non è finito nello spam. Uscito nelle librerie a metà agosto, Triste tigre ha già venduto 47mila copie ed è arrivato alla sesta ristampa. Libération

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Questo articolo è uscito sul numero 1532 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati