Nel secondo film della regista e sceneggiatrice (premio Oscar) Emerald Fennell, Barry Keoghan (troppo vecchio per il ruolo) interpreta Oliver, una matricola di Oxford, attratto dalla cerchia del bellissimo e privilegiato Felix (Jacob Elordi), erede di Saltburn, un castello favoloso che comprende un labirinto e una ricca collezione di familiari elegantemente inquieti e di tirapiedi disturbati. Oliver, di origini più modeste, è affascinato in modo malsano dal mondo di Felix, ancora di più quando vanno a Saltburn dove devono essere perseguiti ogni capriccio e ogni impulso. Purtroppo Fennell adotta lo stesso approccio, libero e indulgente, verso regia e sceneggiatura, senza preoccuparsi di ostacoli come coerenza dei personaggi, logica o ritmo. Gli occasionali piaceri perversi (una Rosamund Pike gloriosamente sgarbata) non compensano la delusione durante il disordinato e sfrenato climax del film.
Wendy Ide, The Observer

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Questo articolo è uscito sul numero 1544 di Internazionale, a pagina 74. Compra questo numero | Abbonati