Il narratore è un padre vedovo che ha cresciuto i figli da solo, diviso tra l’orgoglio di vederli crescere e la nostalgia per gli anni che passano troppo in fretta. Il più piccolo ha in mente studi ambiziosi a Parigi, mentre il maggiore continua il suo apprendistato all’Institut universitaire de technologie. All’età di 22 anni comincia ad attaccare manifesti a favore del partito di estrema destra Front National, cosa che fa precipitare in una rabbia silenziosa il padre, ferroviere e attivista nella sezione locale del partito socialista. Ed è l’inizio di una tragedia. L’ area geografica è la Lorena, con l’orizzonte bloccato per i giovani che crescono in questa regione senza più miniere e fabbriche. La forza di questo romanzo è la chiarezza di una lingua che suona sempre naturale.
Meryem Sebti, Le Monde

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Questo articolo è uscito sul numero 1551 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati