Paesi Bassi

“Il 2 luglio Mark Rutte ha consegnato le chiavi della Torentje, l’edificio in cui si trova l’ufficio del primo ministro, al nuovo premier Dick Schoof”, ex capo dei servizi segreti. “Con questo rito la più alta carica politica passa, dopo quattordici anni, da un primo ministro di grande esperienza a un funzionario che ne è privo. Il contrasto simboleggia il forte e imprevedibile sconvolgimento politico che i Paesi Bassi si trovano ad affrontare”, scrive il quotidiano olandese Nrc Handelsblad. Il nuovo governo vuole imprimere una rottura decisa con l’era Rutte, in termini sia di contenuti sia di cultura politica. Tre dei quattro partiti che formano l’esecutivo – Partito per la libertà (Pvv), Nuovo contratto sociale e Movimento civico-contadino (Bbb) – devono il loro successo elettorale degli ultimi anni proprio alle critiche al governo Rutte, in particolare su temi come l’immigrazione e l’agricoltura. Il Pvv ha sempre promesso una linea più rigida sul diritto d’asilo, mentre il nuovo ministro dell’agricoltura (del Bbb) nega il problema delle emissioni di ossido di azoto e vuole norme più flessibili sui fertilizzanti per gli agricoltori. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati