A livello mondiale l’insicurezza alimentare è inoltre ancora molto al di sopra dei livelli precedenti alla pandemia: nel 2022 ha riguardato circa 122 milioni di persone... Leggi
New Delhi cerca di proporsi come alternativa a Pechino in campo economico e politico. Ma non è ancora pronta Leggi
Il mercato indiano fa gola ai paesi stranieri, per i quali gli interessi economici contano più dei princìpi democratici Leggi
La domanda è cresciuta a causa della scarsità di gas e della ripresa della produzione dopo lo stop pandemico. Anche la guerra fa lievitare i costi del combustibile, che ora stanno diventando inaccessibili per i paesi emergenti. Leggi
Nei paesi del G20, il gruppo delle venti maggiori economie mondiali, per almeno due anni i prezzi continueranno a crescere a ritmi più alti rispetto al periodo precedente... Leggi
Dopo un avvio di settimana in rosso, le borse sono risalite con un segno di fiducia dei mercati sui futuri sviluppi della crisi greca. A Milano l’indice Ftse Mib, dopo i primi scambi, ha registrato un progresso dello 0,63 per cento mentre l’Ftse all share è cresciuto dello 0,59 per cento. Il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani (btp) e i bund tedeschi ha aperto stabile poco sotto i 160 punti base, con il rendimento dei decennali italiani sotto il 2,35 per cento. È invece calato leggermente l’euro: la moneta unica è scesa a 1,1034 contro il dollaro (1,1053 di ieri sera a New York) e a 135,3 yen.
In mattinata la prima a rimbalzare è stata la borsa di Tokyo, che ha chiuso in rialzo dell’1,31 per cento. Le borse europee hanno invece avuto un avvio contrastato, con variazioni contenute in attesa di conoscere gli sviluppi sulla questione ellenica ai vertici di oggi a Bruxelles. Francoforte è partita in territorio positivo con l’indice Dax in rialzo dello 0,25 per cento; Parigi ha mostrato un calo dello 0,17 percento, e la City londinese una leggera inflessione con l’Ftse 100 che ha segnato un -0,08 per cento. Poco mossa anche Madrid con l’Ibex 35 a +0,07 per cento.
Le principali borse europee hanno aperto in calo per i timori di un possibile dafault della Grecia.
Anche i mercati asiatici hanno risentito della crisi greca. La borsa di Tokyo ha chiuso con -2,9 per cento, mentre la borsa di Shanghai ha chiuso con un calo del 3,79 per cento.
Sale il prezzo del petrolio nei mercati asiatici e raggiunge 82,8 dollari per barile Wti e 84,4 dollari per il Brent. Ansa
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