Il 16 dicembre si è dimessa la ministra delle finanze canadese Chrystia Freeland ( nella foto ), aggravando la crisi del governo di centrosinistra di Justin Trudeau. “Di recente erano aumentati i contrasti tra Freeland e Trudeau: la ministra avrebbe voluto dare la priorità al contenimento della spesa pubblica, mentre il premier spingeva per approvare tagli fiscali e un contributo per i lavoratori”, scrive il Toronto Star. Trudeau e il Partito liberale sono al governo dal 2015, ma dal 2019 non hanno la maggioranza in parlamento, e di recente il premier h a perso il sostegno di alcuni alleati. Le elezioni sono previste per ottobre 2025 ma potrebbero essere anticipate. “L’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, che minaccia di imporre dazi sui prodotti canadesi, contribuisce ad alimentare l’instabilità politica nel paese e a indebolire la posizione di Trudeau”, scrive il New York Times.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1594 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati