Mentre continuano le proteste contro il governo filorusso e la sospensione dei negoziati per l’ingresso nell’Unione europea, il parlamento georgiano ha eletto presidente della repubblica l’ex calciatore Mikheil Kavelashvili, con i soli voti del partito al potere, Sogno georgiano (Sg). L’elezione (la prima non a suffragio universale) è stata boicottata dall’opposizione, che non riconosce il risultato del voto legislativo di ottobre e la vittoria di Sg. Il 17 dicembre, intanto, è arrivata la prima reazione concreta dell’Unione europea alla crisi georgiana: l’annullamento del regime di esenzione dal visto per i passaporti diplomatici di Tbilisi. Le altre sanzioni proposte dall’alta rappresentante per la politica estera Kaja Kallas contro i funzionari di Sg non sono invece state approvate per il veto di Slovacchia e Ungheria, scrive la Reuters.
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Questo articolo è uscito sul numero 1594 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati