Il 12 gennaio a Bucarest alcune migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l’annullamento delle elezioni presidenziali romene, deciso dalla corte costituzionale il 6 dicembre 2024, due giorni prima del ballottaggio.
Il primo turno si era svolto il 24 novembre ed era stato vinto a sorpresa dal candidato indipendente Călin Georgescu, su posizioni filorusse e di estrema destra, che l’8 dicembre avrebbe dovuto sfidare la candidata liberale Elena Lasconi, in netto svantaggio nei sondaggi. L’annullamento del voto era stato deciso per possibili interferenze russe a favore di Georgescu in campagna elettorale. La manifestazione di Bucarest è stata organizzata dal partito di estrema destra Aur (a cui Georgescu era stato legato in passato), che chiede lo svolgimento del secondo turno tra Georgescu e Lasconi e le dimissioni del presidente in carica Klaus Iohannis. Le nuove elezioni sono in programma per il 4 e il 18 maggio. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1597 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati