Pier Paolo Petrone

L’eruzione del Vesuvio del 79 dC causò un fenomeno unico: il cervello di una giovane vittima si trasformò in vetro (nella foto). I ricercatori hanno analizzato il materiale vetrificato trovato nel cranio e nella spina dorsale, scoprendo che il tessuto cerebrale fu esposto a una prima nube di 510 gradi centigradi e poi si raffreddò rapidamente, cristallizzandosi. Questo ha permesso una perfetta conservazione delle microstrutture cerebrali, scrive Scientific Reports. Il processo non avrebbe potuto verificarsi se il cervello fosse stato riscaldato solo dai flussi piroclastici a temperature inferiori ai 465 gradi, che raffreddandosi più lentamente distruggono i tessuti organici.

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Questo articolo è uscito sul numero 1604 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati