Quando l’esercito birmano ha preso il potere con un colpo di stato nel febbraio 2021, non immaginava di dover affrontare delle persone che passavano le giornate a celebrare i loro idoli pop, scrive la Mekong Review. Ma mentre i carri armati entravano nella capitale Naypyidaw, su internet le comunità di fan che di solito organizzavano raccolte fondi per i compleanni dei loro idoli coreani hanno cominciato a raccogliere denaro per aiutare le famiglie sfollate e per sostenere i manifestanti che, nelle prime settimane dopo il golpe, scendevano per strada contro la giunta militare. Questi giovani, la maggior parte tra i 16 e i 21 anni, continuano tuttora a usare le loro competenze e le loro reti per attività di mutuo soccorso. Gli amministratori delle fan page su varie piattaforme social sono diventati leader della resistenza, raccogliendo fondi e lanciando campagne digitali. Per loro, continua la Mekong Review, l’attivismo è un’estensione della fandom. In un mondo che spesso trascura il potere dei giovani online, “queste comunità” sono emerse come un motore invisibile di rivoluzione. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1639 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati