I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.

Un pugno nello stomaco. Anzi, qualcosa che ti trascina nel fango. Leggere il libro di Valentina Mira è come essere trascinati nel fango. Come lettrice però, posso alzarmi, darmi una ripulita e continuare per la mia strada. Valentina, invece, difficilmente potrà mai vivere senza almeno una traccia di quel fango addosso, anche se le auguriamo di riuscirci. Non c’è tanto spazio per gli uomini in questo romanzo. Ecco, se devo dire una cosa che non mi è piaciuta, è proprio questa, tanto che a un certo punto ho pensato che non tutti gli uomini sono da buttare. Il romanzo prende una direzione un po’ troppo femminista per i miei gusti. Ma si capisce benissimo perché lo fa. Ho letto X e sono stata trascinata in quel fango che è diventata la vita di Valentina dopo che ha subìto uno stupro e ho sentito dolore e rabbia per le ingiustizie che la violenza genera. Se ho condiviso queste emozioni, non è solo perché la storia di Valentina è forte, ma soprattutto perché X è un romanzo scritto molto, ma molto bene. Una scrittura brutalmente onesta che colpisce subito e che mantiene la tensione dalla prima all’ultima pagina.

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Questo articolo è uscito sul numero 1431 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati